PACHIMETRIA CORNEALE

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    CHE COS´È LA PACHIMETRIA CORNEALE?

    La pachimetria è l’esame che valuta lo spessore corneale, valore normalmente compreso tra i 520 e i 540 micron (millesimi di millimetro). La misurazione può essere effettuata mediante una sonda ad ultrasuoni o attraverso l’uso di un tomografo. Nel primo caso, dopo aver instillato delle gocce di anestetico nell’occhio da esaminare, una sonda delle dimensioni di una piccola penna viene appoggiata sulla superficie della cornea, previo collirio anestetico. L’analisi degli ultrasuoni ad alta frequenza che “rimbalzano” sull’ endotelio permette allo strumento di misurare indirettamente lo spessore corneale nel punto in cui viene appoggiata la sonda. Il tomografo corneale, invece, analizza il riflesso ottenuto da fasci luminosi inviati verso la cornea con una angolazione precisa, e calcola la distanza tra le superfici anteriore e posteriore della cornea. In questo modo si ottiene una mappa dello spessore corneale.

    QUANDO È UTILE ESEGUIRE LA PACHIMETRIA?

    Questo esame è di fondamentale importanza nei pazienti che soffrono di glaucoma in quanto consente di adeguare e rendere più precisi i valori di pressione oculare: in caso di cornea sottile, la misurazione della pressione viene sottostimata e possono così essere valutati come normali valori di pressione elevati. Viceversa, nei casi con uno spessore corneale elevato, l’aumentata resistenza della cornea spessa può far rilevare valori erroneamente elevati di pressione intraoculare. La Pachimetria inoltre è utile per il monitoraggio di malattie della cornea corneali come il cheratocono, la cheratopatia bollosa, e per la valutazione di interventi corneali come il cross-linking o la chirurgia refrattiva.