LO STRABISMO
È un difetto caratterizzato dalla mancata convergenza dei due assi visivi; di conseguenza gli occhi non riescono ad orientare lo sguardo sullo stesso punto osservato, dando origine al caratteristico “sguardo storto”.
Quali sono le principali cause dello strabismo?
Può essere determinato da un malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci, conseguente a diversi fattori:
- Lesione del muscolo (nervosa, infiammatoria o traumatica).
- Diabete.
- Danno a livello dei nervi cranici.
- Traumi cranici.
- Malattie vascolari, infettive o degenerative del sistema nervoso centrale.
Nei bambini un difetto refrattivo non corretto può determinare strabismo (ad esempio lo strabismo convergente nell’ ipermetropia).
Infine esistono strabismi congeniti presenti dalla nascita.
Quali sono i segni e sintomi dello strabismo?
Il principale segno è la mancanza di allineamento di un occhio o di entrambi.

I principali sintomi associati alla presenza di strabismo sono:
- Perdita della vista in un occhio (ambliopia, presente nel 30-35% dei bambini con strabismo).
- Diminuzione della percezione della profondità e della visione in tre dimensioni (stereopsi).
- Affaticamento visivo.
- Tendenza talvolta a inclinare la testa in una posizione anormale (torcicollo oculare).
- Visione doppia, tipicamente nel paziente adulto (diplopia).


OCCHIO NORMALE
STRABISMO
Che tipi di strabismo esistono?
Lo strabismo viene più comunemente classificato a seconda della direzione di uno, o di entrambi gli occhi, rispetto al punto di fissazione:
- Convergente (esotropia): un occhio guarda dritto e l’altro devia internamente o entrambi deviano internamente;
- Divergente (exotropia): un occhio guarda dritto e l’altro devia verso l’esterno o entrambi deviano esternamente;
- Verticale (iper-ipo-tropia): un occhio guarda dritto e l’altro devia verso l’alto oppure verso il basso.
Qual'è il trattamento dello strabismo?
- Trattamento ottico: utilizzo di lenti e, nel caso sia presente anche ambliopia, utilizzo di supporti di occlusione diretta (ad esempio bende adesive o filtri semitrasparenti posti sugli occhiali) per stimolare al massimo l’occhio “pigro”.
- Trattamento chirurgico: riservato ai casi che non mostrano beneficio con il trattamento ortottico. L’intervento chirurgico consente di intervenire sui muscoli estrinseci dell’occhio, ed è finalizzato a riportare entrambi gli occhi in asse.